Games, youth and learning: Small-scale partnership to achieve youth inclusion through Gamification tools and experiences

NUMERO DI PROGETTO:2021-1-ES02-KA210-YOU-000031070
DURATA DEL PROGETTO: 24/01/2022– 24/03/2023
PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO: Erasmus+

Obiettivi

Il progetto mira a:
  • Promuovere l’inclusione dei giovani che si trovano ad affrontare l’esclusione sociale utilizzando strumenti di gamification e condividendo le esperienze in questo campo
  • Responsabilizzare i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni che sono a rischio di esclusione sociale
  • Promuovere atteggiamenti positivi verso la diversità tra i giovani europei
  • Condividere conoscenze, esperienze e buone pratiche in materia di gamification e promozione delle pari opportunità tra i giovani
  • Migliorare le competenze digitali degli operatori giovanili coinvolti nel progetto

Attività

Il progetto prevede le seguenti attività:
  • Condurre un’analisi dei bisogni per valutare la prevalenza della discriminazione tra i giovani nei Paesi partecipanti
  • Facilitare uno scambio di buone pratiche in materia di gamification e promozione dell’inclusione giovanile
  • Identificare e analizzare gli strumenti e le metodologie comuni utilizzate nelle diverse pratiche condivise tra i partner
  • Raccogliere i risultati e le intuizioni in un opuscolo digitale completo, che offrirà raccomandazioni pratiche e linee guida per le organizzazioni e gli stakeholder sull’utilizzo efficace della gamification.

Risultati

Il progetto genererà i seguenti risultati:
  • Miglioramento delle pratiche di ogni ente con il proprio gruppo target
  • Rete di collaborazione tra organizzazioni europee con obiettivi comuni
  • Opuscolo digitale di raccomandazioni per promuovere l’inclusione attraverso la gamification

Partner

Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.